Il segretario generale dell’UGL, Paolo Capone, è stato invitato a Londra dal Partito Conservatore per discutere su vari aspetti dei diritti dei lavoratori in chiave europea. Nella capitale britannica ha incontrato imprenditori italiani e inglesi per fare alcune valutazioni in merito ai circa 700 mila occupati italiani in Inghilterra, in vista della Brexit. “Le conseguenze economiche dell’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, potrebbero avere gravi ripercussioni per tutti i lavoratori stranieri e, per tali ragioni, occorre rafforzare le tutele sociali, consolidando al contempo le politiche sul welfare e quelle fiscali. Anche per questo motivo, l’Ugl sta portando avanti un processo di internazionalizzazione del sindacato, dall’America Latina all’Europa, volto a tutelare ogni lavoratore italiano che vive all’estero”, ha detto Capone che ha inoltre sottolineato come il significato della sua visita in Inghilterra e’ altresi’ quello di “salvaguardare la competitività del ‘made in Italy’, molto apprezzato dal mercato britannico che rappresenta, per il nostro Paese, un partner commerciale di rilievo”.
Il segretario si è recato alla Camera dei Comuni (House of Commons of the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland) per un evento con Karen Bradley, Segretario di Stato dell’Irlanda del Nord e Tony Lloyd, membro laburista della Camera dei Lord e Segretario di Stato ombra per l’Irlanda del Nord. Capone, infine, è stato ospite d’onore alla cena organizzata nel prestigioso Circolo “In & Out Naval and Military Club”, fondato nel marzo 1862 da un gruppo di ufficiali della Marina e dell’Esercito, di cui e’ presidente il Principe Filippo, Duca di Edimburgo.