CaponeTavoloRoma“Roma è colpita da una crisi non di settore ma di sistema. Si può dire che la struttura urbanistica ‘policentrica’ della Capitale si rifletta in quella economica. Forse anche per questo è difficile ricondurre gli effetti della crisi in una contabilità semplice. La sofferenza non riguarda uno specifico settore, ma è come se si fosse ammalato l’intero organismo. Per questo è più corretto parlare, per Roma, di una crisi sistemica, più che di una crisi economica”.
È quanto dichiarato da Paolo Capone, Segretario Generale Ugl, durante il tavolo tra istituzioni, sindacati e associazioni produttive appena terminato al Mise.
“Rispetto alle aree a prevalente vocazione industriale, la percezione generale dell’impatto della crisi a Roma – ha aggiunto – è sembrato attenuato dalla forte presenza pubblica. In realtà, la città ha una struttura economica assai complessa: l’industria avanzata si mescola a quella più tradizionale; il settore dei servizi, in particolare quelli rivolti alle imprese, ha eccellenze straordinarie; il commercio si articola in un’intelaiatura fittissima dove convivono, a fatica, botteghe artigianali, piccoli esercizi, grande distribuzione e centri commerciali; persino l’agricoltura ha una sua storica e consolidata tradizione. Ad oggi la vera priorità per Roma è quella di ridare slancio all’economia e agli investimenti pubblici e privati”.
Capone accompagnato dalla Segretaria di Ugl Roma, Daniela Ballico, e dal segretario Lazio Ugl, Armando Valiani, esprime soddisfazione per il tavolo e “propone di avviare un grande progetto di manutenzione della città, dove sia coinvolto innanzitutto il comparto delle costruzioni, non per nuovi lavori ma per la ristrutturazione e l’efficientamento. La parola d’ordine è favorire l’accesso al credito per le imprese che assumono e quelle impegnate attraverso la creazione di un’apposita agenzia di garanzia finanziata in parte dal comune in parte da cassa depositi e prestiti”.

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