“Casa Italia funziona se c’è condivisione degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli; in questo senso, è sicuramente positivo il coinvolgimento del partenariato economico e sociale che può integrare la visione più tecnica presentata dalle istituzioni, dall’università e dalla rappresentanza delle professioni”.
“In attesa di sapere quante saranno le risorse a disposizione, crediamo che sia utile ragionare sui necessari interventi strutturali, ma anche sugli investimenti nella cultura e nella consapevolezza della sicurezza e della prevenzione ad ogni livello, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, fino ad arrivare nelle abitazioni private. Si tratta di attivare percorsi formativi e di incominciare a fare quello che raramente si è fatto, delle esercitazioni puntuali su come gestire le emergenze a secondo delle criticità del territorio”.
Così il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti.