“È condivisibile l’annuncio del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, di non voler ratificare il Ceta, il Trattato di libero scambio, entrato in vigore lo scorso settembre in via provvisoria”.
Lo dichiara il Segretario Confederale e Segretario Nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, spiegando che “non solo ciò tutelerebbe le aziende e i lavoratori italiani, ma assegnerebbe al Governo e all’Italia un ruolo determinante in scelte economiche e politiche che, sotto l’influenza di pressioni speculative e finanziarie, avrebbero conseguenze sociali devastanti”.
“Proprio nel settembre dello scorso anno – ricorda Conti – l’Ugl Telecomunicazioni aveva organizzato un convegno a Roma per spiegare tutte le criticità e la nostra contrarietà al Trattato Ceta, evidenziandone gli effetti negativi sulla nostra economia. Tra questi ultimi la concorrenza insostenibile del multinazionali nordamericane nei confronti della piccola e media impresa italiana soprattutto nel settore agroalimentare, l’utilizzo di sostanze chimiche nocive nel trattamento delle carni e di prodotti vietati nella Ue, il depotenziamento della tutela del marchio italiano rispetto a prodotti esteri con una possibile imitazione degli stessi ed una potenziale restrizione dei diritti dei lavoratori”.

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