“Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, invece di pensare alle ex rsu di Roma di Almaviva Contact, cercando di trovare dei facili colpevoli per il disastro sociale dei 1666 licenziamenti, dovrebbe domandarsi come è stato possibile che si sia arrivati a quel punto”. Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Telcomunicazioni, Stefano Conti, in risposta alle parole al ministro dello Sviluppo economico che ha imputato alle ex Rsu di Roma di Almaviva Contact, con la loro bocciatura all’accordo, di aver aperto la strada al più grande licenziamento collettivo degli ultimi anni.
“Era già dal 2010 – spiega il sindacalista – che le Organizzazioni sindacali indicavano e denunciavano ai vari governi di turno ciò che non andava a livello nazionale e di settore: le delocalizzazioni, le gare al massimo ribasso e le norme di legge sul 24 bis eluse dai committenti”.
“Sul sito Almaviva di Palermo – sottolinea Conti – si sta rischiando un’altra odissea occupazionale, sarebbe quindi il caso che il responsabile dello Sviluppo economico, invece di pensare ‘male’ al passato, provvedesse quanto meno a monitorare subito la situazione prima di vederla trasformarsi sotto gli occhi di tutti in una vertenza fin troppo  simile a quella del di Roma”.

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