“È arrivato il momento di un confronto tra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo specifico di livello di Fca e i nuovi vertici del Gruppo Fca per chiarire le prospettive produttive e occupazionali degli stabilimenti italiani”. Lo dichiara il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, spiegando le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali dei Metalmeccanici ad inviare oggi una lettera al ceo Fca, Michael Manley, e al capo delle Relazioni industriali di Fca, Pietro De Biasi.
“Abbiamo espresso parere positivo sul piano industriale 2018-2022 ma, nel merito mancano o dettagli sulle assegnazioni produttive per ogni stabilimento con i relativi tempi e investimenti, anche alla luce della preoccupante flessione produttiva di Fca nel 2018. Il recente annuncio della produzione della Renegade ibrida a Melfi, pur rappresentando un segnale positivo, non basta a completare un quadro generale che necessariamente deve essere approfondito per comprendere le prospettive dei siti italiani”.
“C’è da considerare anche la grande preoccupazione tra i lavoratori – sottolinea Spera – in merito al destino dei siti industriali dedicati al diesel, così come all’incertezza sul futuro societario di Magneti Marelli”.

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