“Oggi dall’Istat un’allarmante conferma a quanto espresso ieri dall’Ugl in audizione  sul Def: il traguardo da raggiungere è la crescita,  ma a quanto pare le politiche dei governi che piacciono all’Europa producono solo povertà”.
Lo dichiara  il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito all’audizione odierna dell’Istat.
Per Capone “se il governo Gentiloni pensa di poter gestire questa situazione allarmante solo con le buone intenzioni, ed è proprio questo ciò che si evince dal Def, non solo siamo sulla strada sbagliata ma rischiamo l’anno prossimo di assistere ad un peggioramento della situazione fotografata dall’Istat con quel 11,9% di famiglie in povertà, con il potere d’acquisto trainato solo dalla deflazione, con la disoccupazione giovanile e femminile al top, con i tagli agli investimenti e delle politiche attive poco incisive”.
“Nella nostra quotidiana attività  sindacale non facciamo altro che gestire crisi industriali che hanno sempre più scarse possibilità di uscita e pochi strumenti per essere gestite, basta osservare ciò che sta accadendo in un settore strategico come quello dei trasporti a partire da Alitalia fino ad arrivare al Porto di Gioia Tauro, passando per i caselli autostradali”.
“Errori reiterati – conclude – che l’Italia ma sopratutto lavoratori, pensionati, giovani e famiglie non possono permettersi”.

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