“Finalmente tra 15 giorni non ci saranno italiani di serie A e serie B e sindacati di serie A e serie B. Non è possibile che ad alcuni tavoli, penso a quello delle pensioni, ci fossero solo Cgil, Cisl e Uil e non l’Ugl”.
Sono  le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, intervenuto al IV Congresso confederale dell’Ugl. “Non vedo l’ora che l’Italia torni un Paese, non eccezionale, ma normale come era prima”, ha aggiunto.
Il palco del Congresso Confederale dell’Ugl è  stato un’occasione per il candidato per il centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio, Stefano Parisi, per  lanciare un  appello: “Ai leader del centrodestra dico ‘smettete di litigare’, dite agli italiani che ci sarà un centrodestra unito” dopo il voto.Al Congresso è intervenuto anche  Nicolas Bay, vicepresidente del Front National e presidente del Gruppo delle Nazioni del Parlamento europeo: “Servono politiche sociali che difendano gli interessi del popolo, anche contro l’Ue”.Per il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, “l’Ugl c’è e diffusamente. Sarebbe paradossale escluderlo da qualsivoglia tavolo di trattativa”.L’On. Stefano Dambruoso, Questore della Camera: “Ho accettato con orgoglio di presenziare in rappresentanza della Camera dei Deputati”, ha spiegato, augurando all’Ugl di andare “avanti così”. Per il Segretario Nazionale di Casapound, Simone Di Stefano, “Il lavoro deve tornare ad essere la stella polare dell’economia, e si deve ottenere l’obiettivo della piena occupazione con l’aiuto dello Stato”. “Siamo qui – ha aggiunto – a dare il giusto riconoscimento a un grande sindacato”.”L’ottima relazione del Segretario Capone segna la nascita di un sindacalismo coerentemente sovranista”, ha invece scritto in una nota il segretario del Movimento Nazionale Gianni Alemanno. “Il legame evidente e ineliminabile tra la  valorizzazione del lavoro e la difesa della sovranita’ nazionale –  ha aggiunto – e’ emerso con chiarezza dalle parole di Capone a cui ha dato un adeguata risposta l’intervento di Matteo Salvini al Congresso. E’una svolta storica: finalmente abbiamo in Italia un sindacato consapevole di come non sia possibile difendere i diritti dei lavoratori senza preservare la dimensione nazionale del mercato del lavoro, del welfare e dello sviluppo”.

Seguici e metti un like: