“Con la scadenza degli incentivi fiscali previsti dal Jobs Act sulle assunzioni a partire dal 2015, si corre  il rischio, nel solo mese di gennaio, di perdere oltre 80.000 posti di lavoro, tra l’altro, senza la tutela dell’articolo 18”.
Ad affermarlo  in una nota è Paolo Capone, il segretario generale dell’Ugl.
Secondo Capone, infatti, “nemmeno il nuovo incentivo previsto nella  legge di Bilancio 2018 servirà ad affrontare il problema della  disoccupazione. Per cui l’eredità lasciata dai governi di  centro-sinistra con l’introduzione dei contratti a tutele crescenti, è stata quella di aver incrementato la precarietà dei lavoratori,  rendendoli vulnerabili e aumentando allo stesso tempo la flessibilità  del mercato del lavoro”.
Per Capone, “si preannuncia un anno duro a livello occupazionale, per  cui occorre mettere in campo una nuova politica sull’occupazione che  spero il centro-destra saprà fare, una volta al governo”.

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