“Ridare centralità alla battaglia contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”.
E’ la richiesta del segretario confederale dell’Ugl e componente della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza, Fiovo Bitti, che oggi ha partecipato alla presentazione del rapporto sull’attività di vigilanza del ministero del lavoro, dell’Inps e dell’Inail nel 2016.
Per il sindacalista “al netto delle difficoltà derivanti dal complesso passaggio che ha portato alla costituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, ciò che preoccupa maggiormente è il rischio che ci possa essere una assuefazione su determinati temi, ad iniziare dal contrasto a fenomeni come il mancato rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il caporalato e l’utilizzo improprio dei voucher”.
“In questo senso – prosegue Bitti -, anche tenendo conto del quadro istituzionale che prevede un coinvolgimento delle regioni, siamo convinti che sia necessario ridare centralità al tema della lotta agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali. L’attività di vigilanza, per quanto importante, non può essere, infatti, collegata esclusivamente all’aspetto economico dei contributi non versati e delle tasse evase, ma deve tener conto anche di altri fattori, in primis la tutela fisica del lavoratore”.
“Resta, infine, l’altra grande questione delle risorse disponibili. Parte del recuperato – aggiunge – andrebbe reinvestito in assunzioni di nuovo personale ispettivo, nella formazione di quello già in organico e nel potenziamento della strumentazione disponibile, così da avere una più puntuale attività investigativa ed una più capillare diffusione sul territorio”.

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