“L’esperienza del referendum evidentemente non è servita: non fa bene alla democrazia e alla stabilità del Paese recitare una parte, quella del presidente del Consiglio dimissionario, quando nella realtà si continua a condizionare importanti decisioni dell’attuale governo”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito ai criteri nella scelta dei nuovi vertici delle partecipate di Stato.
“Con la vittoria del ‘No’, a favore del quale l’Ugl si è schierata, – sottolinea Capone – i cittadini italiani hanno inviato poco meno di qualche mese fa un segnale molto chiaro in merito alle istituzioni, alla Costituzione e verso la gestione ‘personalistica’ del governo e delle campagna referendaria. Sarebbe opportuno rispettare quel risultato sia con le parole sia con i fatti”.

Seguici e metti un like: