“Continuiamo a non capire cosa ci sia di tanto positivo in un rinnovo contrattuale che prevede un aumento in busta paga di 56 euro netti e che è fermo da ben nove anni. Tra l’altro, con la copertura delle risorse economiche, ancora non stanziate dal Governo, se non forse, nella prossima legge di stabilità”.

Queste le parole Augusto Ghinelli, segretario confederale dell’Ugl, precisando che “la vera ed unica sfida da affrontare è anzitutto evitare di effettuare indebolire ulteriormente il settore con continui tagli e penalizzazioni sia sotto il profilo economico che normativo”.

“A conti fatti – conclude il sindacalista -nelle buste paga mancano mensilmente circa 250 euro e i 56 euro netti promessi dal Governo, suonano come un mero ed inutile contentino”.

 

 

 

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