“Il fatto che l’Inps abbia rigettato il 70 per cento delle domande relative alla cosiddetta “Ape sociale” e all’anticipo della pensione nel caso di lavoro precoce è scandaloso”.
Lo dichiara il Responsabile dell’ufficio Questioni Previdenziali dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, aggiungendo che “i limiti per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono già gravosi per l’elevato numero di anni di contributi richiesti e per i rigidi requisiti previsti; a tutto ciò non vorremmo che si aggiungessero comportamenti pretestuosi, magari dovuti ad esigenze di bilancio, perché è strano che venga respinta una così grande mole di domande, generalmente presentate dai Patronati che sono appositamente formati per queste prestazioni”.
“Sollecitiamo ancora una volta l’Inps – prosegue il sindacalista – a dar immediato seguito alle domande pervenute, e a fare chiarezza sul proprio operato”.
“Ancora una volta – conclude – si dimostra il disinteresse del Governo nei confronti delle problematiche sociali, delle richieste che avanzano i sindacati e delle legittime aspettative dei lavoratori”.

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