“Le considerazioni espresse dalla Ragioneria dello Stato in merito al sistema pensionistico ed all’età pensionabile esorbitano dai suoi compiti”.
Lo dichiara il responsabile dell’Ufficio Previdenza dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, spiegando che “la Ragioneria deve svolgere il suo indispensabile compito indicando soltanto cifre e tendenze economiche. Spetta poi alla politica, sulla base di questi dati – evidenzia -, articolare le sue decisioni in base alle disponibilità di bilancio ed alle variazioni che può apportarvi”.
“Non va poi dimenticato – prosegue – che un ruolo in queste decisioni deve essere riservato anche alle parti sociali, rappresentanze dei lavoratori e degli imprenditori, le quali essendo gli ‘azionisti’ ed i finanziatori del sistema hanno il diritto d’intervenire sul suo funzionamento: aver ignorato il loro parere ha portato agli errori della legge Fornero, continuamente corretti”.
“Non condividiamo infine il continuo richiamo della Ragioneria Generale dello Stato alle opinioni e alla ‘fiducia’ degli organismi finanziari internazionali, della Commissione Europea e della Bce. Poiché questi organismi non hanno mai contribuito finanziariamente al sistema previdenziale italiano – conclude il sindacalista -, non hanno alcun titolo per esprimere giudizi ed imporre decisioni, e male fa la Ragioneria a richiamarli nel suo rapporto. Questo, a parere del sindacato, è un altro palese aspetto della continua perdita di sovranità nazionale dell’Italia”.

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