“Tito Boeri, nella sua frenesia distruttiva del sistema previdenziale dell’Inps, continua ad ignorare il fatto che le pensioni cosiddette ‘contributive’ istituite dalla riforma del 1995 non sono ancora andate totalmente a regime e, quindi, sono ancora molti gli assegni corrisposti con il vecchio sistema che vengono percepiti dagli italiani residenti all’estero, in gran parte persone molto anziane”.
Così il dirigente confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, commenta le dichiarazioni del presidente dell’Inps, Tito Boeri, al Comitato permanente sugli italiani nel mondo istituito presso la commissione Esteri della Camera dei Deputati.
“Non possiamo che condividere le critiche che i deputati eletti all’estero hanno espresso al riguardo – sottolinea – così come è certamente da censurare il fatto che l’attuale presidente dell’Inps abbia un atteggiamento sprezzante nei confronti degli italiani che, nei decenni passati, sono stati spesso costretti ad andare all’estero in cerca di lavoro, contribuendo con le loro rimesse in denaro a migliorare la situazione valutaria nazionale, oltre che ad alleviare i disagi delle proprie famiglie”.
“Osserviamo infine che il governo, mentre s’impegna e spende miliardi per gli immigrati irregolari – conclude -, trascura i diritti acquisiti e le necessità emergenti di circa cinque milioni di cittadini italiani residenti all’estero che sono anche elettori di propri parlamentari”.

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