“L’Ugl chiede formalmente l’apertura, da parte del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, di un tavolo di confronto con Sky mirato alla verifica del piano industriale e alla ricerca di soluzioni industriali in grado di scongiurare i licenziamenti”.
Questo in sintesi il contenuto di una lettera inviata dal segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, spiegando che “non siamo di fronte ad una ristrutturazione industriale, ma ad una miope politica di tagli indiscriminati  fatta sulla pelle dei dipendenti. Il rifiuto, da parte dell’azienda, di confrontarsi sul piano industriale è la conferma che non esiste alcuna volontà di offrire opzioni alternative, l’azienda sceglie la scorciatoia dei tagli al personale, dichiarando 120 esuberi a Roma e 80 a Milano, mentre 379 dipendenti verranno trasferiti da Roma a Milano e 10 da Cagliari a Milano”.
“Tutto questo – scrive in conclusione Capone – deve essere oggetto di discussione, di ricerca di soluzioni alternative, azioni che solo il governo può attivare. Non è più tollerabile oltretutto che il tessuto occupazionale del Lazio, in primis, subisca ulteriori danni questa volta da parte di un’azienda che registra ricavi in crescita, che continua ad assumere e che è leader di mercato”.

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