“Nonostante l’attenzione e la disponibilità del Governo ad affrontare la vertenza Sogin nelle sedi preposte, confermiamo insieme alle altre organizzazioni sindacali lo stato di agitazione con un presidio da effettuarsi, domani, 19 ottobre presso la sede SOGIN di via Marsala in Roma, al fine di contestare il comportamento deleterio nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e per rivendicare maggiore trasparenza nelle relazioni sindacali”.
Lo dichiara in una nota la Segreteria Nazionale Ugl Chimci, all’indomani del confronto che si è tenuto presso il Mise e in particolare con il Sottosegretario Davide Crippa sulle preoccupanti questioni che coinvolgono i lavoratori di Sogin.
“Insieme alle altre organizzazioni sindacali – è scritto ancora nella nota – abbiamo illustrato come negli anni sia stato fatto un utilizzo ingiustificato, per tempi e modalità, di personale somministrato, utilizzando risorse pubbliche in modo oneroso rispetto ad altre modalità di assunzione che avrebbero potuto agevolare anche fiscalmente la Sogin. Inoltre vista l’alta professionalità del personale in somministrazione, raggiunta grazie ad un lungo percorso formativo, ad oggi sarebbe ingiusto lasciare i suddetti lavoratori fuori dalla sfera Sogin. In tal senso riteniamo totalmente insufficienti le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato Luca Desiata al personale in somministrazione relative ad un piano futuro di assunzioni, perché esso, oltre a non garantire tutto il personale che per anni ha lavorato al servizio di Sogin, prevede anche uno screening valutativo che in realtà è già stato effettuato a suo tempo proprio dall’azienda stessa in fase di assunzione”.
“La UGL Chimici ha sottolineato come il comportamento dell’azienda sia contrario allo spirito degli ultimi provvedimenti del Governo in materia di utilizzo di personale a tempo determinato e in somministrazione; il Decreto Dignità vuole essere uno strumento che penalizza l’abuso del precariato, e riteniamo quindi che a maggior ragione le aziende controllate dallo Stato debbano essere garanti in primis di quanto sancisce l’orientamento legislativo. Inoltre abbiamo rappresentato l’esigenza di conoscere un nuovo piano industriale che possa garantire il futuro di Sogin e delle Società che operano nel perimetro, come ad esempio Nucleo, facendo in modo di garantire l’occupazione e lo sviluppo”.
“Oltre a richiedere al Governo un apposito tavolo di confronto, abbiamo altresì denunciato l’assenza di buone e proficue relazioni industriali, che ha creato una situazione conflittuale per  tutti  i  dipendenti. Il Sottosegretario nel prendere nota di quanto esposto, si è reso disponibile a convocare un tavolo di confronto presso il Mise tra Organizzazioni Sindacali e le società Sogin e Nucleo entro il mese di ottobre”.

 

 

Roma, 18 ottobre 2018

 

 

 

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