“Anche ieri il Governo ci ha ripresentato al Mit la stessa identica proposta che di fatto liberalizza il servizio da noleggio con conducente tutto a vantaggio della multinazionale Uber, senza recepire alcuna delle nostre obiezioni. Lo sciopero di oggi è dunque l’inizio di un percorso che ci porterà a protestare in tutte le forme possibili fino a quando le nostre richieste non saranno ascoltate”.
Lo dichiara in una nota la Segreteria Nazionale Ugl Taxi.
“La proposta del governo – spiega la nota – non prevede l’obbligo per gli Ncc di ritorno in rimessa e amplia la territorialità degli stessi dal perimetro comunale a quello regionale. In questo modo si stravolge il Trasporto pubblico locale non di linea e lo si consegna nelle mani delle grandi piattaforme multinazionali illegali, come Uber, trasformando di fatto gli Ncc in Taxi, senza passare per licenze o permessi”.
“Ecco perché – è scritto in conclusione alla nota – abbiamo confermato lo sciopero di oggi e perché non intendiamo arrenderci a questo ricatto. Andremo avanti nella nostra battaglia con tutti gli strumenti di protesta a nostra disposizione, perché la deregolamentazione del governo, se da una parte libera rozzamente il mercato, dall’altro getta sul lastrico i tassisti in tutta Italia e le loro famiglie, in un periodo di crisi e senza reali possibilità di reimpiego”.

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