Si è svolto questa mattina il sit in organizzato dall’Ugl Telecomunicazioni sotto la sede Tim di C.so d’Italia a Roma, mentre è ancora in pieno svolgimento l’assemblea degli azionisti della Società a Rozzano.
Alla manifestazione hanno partecipato anche il Segretario Generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, i Vice Segretari Giancarlo Favoccia e Luca Malcotti, il Segretario Confederale Giovanni Condorelli, il deputato On. Claudio Durigon (Lega) e il Consigliere regionale On. Daniele Giannini (Lega).
“La vertenza Tim è una vertenza nazionale, perché in gioco ci sono due fondamentali interessi per il Paese. Da una parte, l’occupazione: non possiamo accettare che vengano messi in una situazione di rischio decine di migliaia di lavoratori. Da un’altra, la sicurezza nazionale: sulla nostra Rete passano infatti informazioni altamente sensibili”. Con queste parole il Segretario Generale dell’Ugl, Paolo Capone, spiega la sua presenza al sit in organizzato dall’Ugl Telecomunicazioni.
“Il preventivato scorporo della Rete, unitamente all’incertezza degli assetti societari, che aumenta di giorno in giorno, non fa bene all’Azienda e preoccupa enormemente sia il Sindacato sia i lavoratori”, dichiara il Segretario Nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti.
“A testimonianza dell’apprensione sul futuro occupazionale che si vive in azienda – spiega Conti – al nostro sit-in ha preso parte anche una delegazione di lavoratori ex Telecom ora in Accenture, i quali sono fortemente preoccupati per la politica di tagli ai fornitori scelta da Tim negli ultimi mesi”.
“L’Ugl Telecomunicazioni – conclude Stefano Conti – auspica che il nodo della proprietà di Tim si sciolga quanto prima, ribadendo che la nostra Organizzazione sarà presente e vigile  per impedire che i lavoratori diventino merce di scambio sacrificabili per mere logiche finanziarie”.

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