Il segretario generale dell’Ugl[/caption]“Apprezziamo il contributo degli immigrati regolari, ma segnaliamo al presidente dell’Inps, Tito Boeri, che anche 6 milioni di italiani, oggi disoccupati, neet e inattivi, sarebbero ben lieti di contribuire alla stabilità del sistema previdenziale, se l’Italia fosse un Paese capace di offrire piena occupazione e sviluppo”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito a quanto affermato oggi dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.
“Quando l’Italia tornerà a crescere – conclude Capone –, perché sarà riuscita a far tornare alla normalità gli indici di occupazione e di disoccupazione e quindi di riassorbire un esercito di 6 milioni di persone oggi senza lavoro, forse avremmo un sistema previdenziale in equilibrio e non dovremmo più temere eventuali riforme ‘lacrime e sangue’”.

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