Si è svolto, il 19 luglio, il V Congresso dell’Ugl Roma “Il lavoro per partecipare alla creazione” presso il Collegio Serafico di San Francesco, via del Serafico, 1, Roma.

Intelligenza artificiale
“Abbiamo chiamato la stagione congressuale Viaggio nel futuro” ha spiegato Paolo Capone Segretario Generale dell’UGL presente al Congresso territoriale dell’UGL di Roma. “Cerchiamo di capire un po’ prima e un po’ meglio quello che potrebbe succedere al mondo del lavoro. In questo momento c’è in corso il completamento della rivoluzione industriale legata alla robotizzazione ed è palese a tutti che l’intelligenza artificiale è insieme a noi. Questo deve porre delle domande a chi si occupa di rappresentare il lavoro e di trovare delle soluzioni per governare un processo che potrebbe portare meno lavoratori di quelli che c’erano prima. Oggi potrebbe essere la prima rivoluzione industriale, e questo è un grido di allarme, che avrà un saldo negativo di lavoratori. Bisogna capire quale paracadute sociali dare a quei lavoratori che saranno espulsi dal processo produttivo e ai nuovi che non potranno entrare e quali sono le skills necessarie per governare questi processi”, ha aggiunto.

Salario Minimo
Il salario minimo “è una cortina fumogena, un’illusione ottica, bisogna arrivarci con la contrattazione collettiva che non raggiunge alcuni settori. Ma è un lavoro che va fatto tra le parti: da un lato le organizzazioni sindacali e dall’altra quelle datoriali”, ha detto il segretario generale della Ugl, Francesco Paolo Capone, a margine del quinto congresso di Ugl Roma. “E’ un’illusione – ha aggiunto – perché, se fosse legale passerebbe poco tempo prima che un’azienda qualsiasi esca dal contratto collettivo per applicare lo stesso salario minimo. Quindi il rischio è di creare una tendenza al ribasso dei salari generalizzati. Le persone che hanno un salario non garantito da una contrattazione collettiva nazionale sono il 10 o 15 per cento. Questo tipo di problematica non è legata al salario orario ma a quante ore si lavorano, come il part-time involontario, a quel mondo corporativistico grigio che applica parametri più bassi. Il tema vero è il lavoro povero e il fatto che negli ultimi 35 anni il potere di acquisto delle retribuzioni italiane è sceso del 4 per cento, mentre negli altri paesi è salito del 20-25 o 30 per cento, e parlo di Francia e Germania, Paesi più concorrenti o simili a noi. Bisogna intervenire anche sul salario mediano”, ha concluso Capone.

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