I ticket vanno aboliti ma non a discapito di personale e pazienti
“Quando si parla di sanità i tagli non portano mai a risparmi, ma solo a riduzione dei servizi e a peggioramenti nel sistema della cura e dell’assistenza”.
Così il segretario nazionale Ugl Sanità, Franco Patrociello, in merito alle dichiarazioni del ministro della Salute che in un’intervista ha prospettato la possibilità di eliminare i ticket “portando avanti il processo di spending review del Patto della Salute”.
“Finora – spiega il sindacalista – il taglio della spesa si è palesato solo come riduzione di posti letto, carenza di personale, liste di attesa infinite. Nonostante sia auspicabile l’abolizione dei ticket, riteniamo quindi paradossale che si vogliano aiutare i cittadini eliminando una tassa ma al tempo stesso anche tutta una serie di prestazioni e servizi”.
“La Sanità – prosegue Patrociello – non è un’industria in cui ottenere utili tagliando i costi del personale, né si possono spostare gli ammalati all’estero”.
“A nostro avviso, il fatto che la spesa per i ticket sia scesa del 9 per cento tra il 2012 e il 2015, non è dovuto, come sostiene il ministro, ad un ‘aumento dell’efficienza e ad una riduzione dell’inappropriatezza’, bensì ad un incremento della povertà e, quindi, di persone che rinunciano alle cure perché non si possono permettere nemmeno il ticket, e all’allungarsi delle liste di attesa che rendono quasi inaccessibili, in tempi adeguati, le strutture pubbliche”.
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