«Abbiamo firmato con convinzione il Protocollo quadro siglato oggi, che rappresenta un passo importante per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti agli effetti sempre più frequenti e gravi delle emergenze climatiche. In un contesto in cui i cambiamenti climatici impattano in modo diretto e crescente sulle condizioni di lavoro, è fondamentale riconoscere il ruolo centrale del sindacato nella contrattazione collettiva a tutti i livelli, nazionale, territoriale e aziendale, per garantire risposte concrete e tempestive». Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, a margine dell’incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone e le parti sociali, finalizzato alla sottoscrizione del Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche negli ambienti di Lavoro.
«L’UGL insiste sull’esigenza di prevedere tutele adeguate per i lavoratori, anche attraverso una rimodulazione degli orari di lavoro, soprattutto per coloro che operano nei settori e nei territori maggiormente esposti a rischi climatici estremi – ha aggiunto -. Il protocollo odierno impegna le parti sociali a promuovere tavoli contrattuali settoriali, territoriali o aziendali, volti a declinare misure condivise e buone prassi che tengano conto delle specificità dei diversi comparti produttivi, delle dimensioni aziendali e dei processi lavorativi. Si tratta di un approccio fondamentale per fare in modo che la prevenzione diventi parte integrante dei contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti. Tra i temi di intervento prioritari rientrano l’informazione e la formazione dei lavoratori, la sorveglianza sanitaria mirata, la fornitura di idonei dispositivi di protezione individuale e l’organizzazione di turni e orari di lavoro in funzione delle condizioni climatiche. Riteniamo altrettanto indispensabile assicurare ai lavoratori un accesso ampio, automatico e semplificato agli ammortizzatori sociali, anche nei casi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro dovuti a emergenze climatiche, comprese le situazioni che coinvolgono i lavoratori stagionali. L’UGL intende contribuire attivamente alla definizione di soluzioni concrete che mettano al centro la persona e il diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro», ha concluso Capone.

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