«I dati dell’OCSE che confermano livelli record di occupazione (con un aumento annuo dell’1,7% a maggio 2025) e minimi storici di inattività, ci dicono che il mercato del lavoro italiano sta tenendo. Condividiamo quanto affermato dal presidente del CNEL Renato Brunetta sul ruolo decisivo della formazione per rilanciare la produttività e sostenere una crescita salariale sostenibile. Investire nella formazione, a partire dagli ITS, dalle politiche attive per i disoccupati e dalla formazione continua in azienda, è la strada giusta per rafforzare la competitività e migliorare i redditi dei lavoratori, senza compromettere l’occupazione. Accanto alla formazione, è fondamentale valorizzare il sistema della contrattazione collettiva nazionale, che garantisce tutele e adeguamenti salariali nel rispetto delle specificità dei settori e delle imprese. Siamo contrari all’introduzione di un salario minimo legale, che rischierebbe di indebolire i contratti collettivi e abbassare le retribuzioni complessive. Occorre piuttosto rafforzare i controlli contro il dumping contrattuale, puntare sul rinnovo dei CCNL e incentivare la contrattazione di secondo livello aziendale. Solo così sarà possibile conciliare crescita economica, qualità del lavoro e giusta retribuzione per tutti i lavoratori». Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al Country focus del nuovo Outlook occupazione dell’OCSE.

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