«Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei due giovani operai deceduti tragicamente oggi a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, mentre erano impegnati nelle operazioni di pulizia di una cisterna per la raccolta di residui biologici. Una tragedia inaccettabile che si consuma ancora una volta nel silenzio di chi avrebbe il dovere di intervenire con misure concrete ed efficaci. Morire sul lavoro è una sconfitta per tutto il Paese». Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Luciano Conforti, Segretario Regionale UGL Veneto. «È inaccettabile che nel 2025 si possa ancora perdere la vita sui luoghi di lavoro, a causa di carenze nei dispositivi di sicurezza, mancata formazione o assenza di adeguati controlli. L’UGL continua a denunciare con forza la piaga delle morti bianche, chiedendo l’istituzione di un protocollo nazionale sulla sicurezza, più ispettori del lavoro, formazione obbligatoria e campagne di sensibilizzazione. Non possiamo più tollerare che il diritto al lavoro venga pagato con la vita» concludono.
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