L’UGL attraverso il suo rappresentante, il Vicesegretario Generale Vicario Luigi Ulgiati, riconfermato allo stesso incarico, è stata escluda dal gruppo dei lavoratori (Gruppo 2 –Workers) da parte delle sigle italiane CGIL, CISL e UIL. Nel testo che segue, Ulgiati rivendica il proprio impegno per la democrazia interna al CESE

«Sono parole ricorrenti, e che abbiamo ascoltato centinaia di volte, nei discorsi, nei documenti ed anche nei pareri che abbiamo prodotto negli ultimi cinque anni.
Infatti, abbiamo più volte affermato: Dobbiamo batterci per i più deboli, nessuno deve rimanere indietro, proteggere le imprese, i cittadini, i lavoratori europei, e ancora, solidarietà per i popoli in guerra, dichiarazioni per l’inclusione, contro ogni discriminazione sociale, politica, culturale, religiosa, legata al sesso, alle disabilità, alla razza, e abbiamo difeso la natura, il clima e persino gli animali.
Probabilmente sarà tutto giusto, e pronunciarle e scriverle nei documenti, contribuisce anche a mettere a posto la nostra coscienza, ma siamo sicuri che sia sufficiente?
O forse sarebbe più utile mettere in atto azioni di più piccola pretesa, ma più concrete, che possano dare anche evidenza a ciò che diciamo?
Faccio il mio caso, Luigi Ulgiati, Membro del CESE dal 2020, ho provato anche ad interrogare l’IA su chi sono e cosa faccio nel CESE, il risultato? “Partecipa attivamente ai dibattiti e alla redazione di pareri su temi rilevanti per l’Europa e molto altro…” Ma allora cosa c’è che non va? Per quale motivo il membro del Cese, Luigi Ulgiati, di provenienza italiana, e rappresentante nel proprio paese di una delle più importanti Confederazioni sindacali non può far parte del Gruppo 2 –Workers?
Ho trascorso ben 5 anni isolato nel CESE, è vero, molti membri mi hanno espresso la loro solidarietà, molti funzionari si sono messi a disposizione cercando di aiutarmi su ogni questione che si presentava, facendomi sentire a volte anche più importante di quanto in realtà non fossi, e loro, li voglio ringraziare tutti e pubblicamente. Ma non basta! Non voglio essere considerato perché educato, simpatico o disponibile, voglio essere considerato per quello che rappresento nella società civile. Sono italiano, il mio nome è stato selezionato dal Ministero del Lavoro tra le Organizzazioni sindacali più rappresentative, il Governo italiano ha verificato anche i miei requisiti di onorabilità e professionalità e il Consiglio dell’Unione Europea li ha confermati e trasmessi al CESE, e come tutti i membri del CESE dovrò svolgere il ruolo esercitando le funzioni in modo indipendente, e nell’interesse di tutti i cittadini Europei.
A questo punto mi chiedo, perché pur essendo un rappresentante sindacale non posso far parte del Gruppo 2 -Workers?
Ho forse commesso azioni che possono compromettere la mia appartenenza a questo Gruppo? Dovrò continuare a svolgere i prossimi anni di mandato da non iscritto ad alcun Gruppo?
Dovrò per i prossimi 5 anni continuare ad essere discriminato e ad avere un trattamento differente rispetto agli altri 328 Membri provenienti dai 27 Paesi? Volete continuare ad ergervi a paladini dei diritti civili e democratici lasciando insoluta questa vicenda?
Volete continuare a sentirvi a posto la vostra coscienza, senza affrontare però i problemi di democrazia che ci sono all’interno del CESE?
Io continuerò anche nei prossimi 5 anni a battermi per la democrazia e per i diritti, a voi tutti cari colleghi Membri del CESE mi permetto di dare un consiglio: sintonizzatevi per la democrazia! “Sic parvis magna” (La grandezza dai piccoli inizi)».

Luigi Ulgiati, Vicesegretario Generale Vicario UGL e membro italiano del CESE

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