CESE: 600^SESSIONE PLENARIA – ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE SÉAMUS BOLAND 

Nuovo mandato per il Consigliere Ulgiati

Nella grandiosa cornice istituzionale del Parlamento Europeo, si è appena svolta, a Bruxelles, dal 21 al 23 Ottobre, la 600a Sessione Plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) che ha segnato l’inizio di un nuovo mandato quinquennale (2025-2030). È stato eletto il nuovo Presidente Séamus Boland e riconfermato il Consigliere Luigi Ulgiati, nuovamente designato dal Consiglio dell’Unione Europea presso il prestigioso organo consultivo europeo – su proposta iniziale dell’Unione Generale del Lavoro (UGL) e poi del Governo italiano – per difendere con passione e forza i diritti e gli interessi delle lavoratrici, dei lavoratori, dei giovani che ancora non hanno un lavoro e dei pensionati. Con grande solennità si è proceduto dapprima, nella giornata del 22 Ottobre, all’elezione dei membri dell’Ufficio di Presidenza del CESE e del nuovo Presidente, Séamus Boland, insieme ai 2 Vicepresidenti, nonché ai 6 Presidenti di Sezione ed al Presidente della Commissione Consultiva sul Cambiamento Industriale. Successivamente, l’ordine del giorno dei lavori ha visto la riunione dell’Assemblea, presieduta dal nuovo Presidente eletto del CESE, ed inoltre l’adozione di importanti Pareri del Comitato che hanno sempre, tutti, quale filo conduttore, la difesa dei più deboli, la protezione delle imprese, dei cittadini, dei lavoratori europei, la solidarietà per i popoli in guerra, le dichiarazioni per l’inclusione contro ogni discriminazione. Per di più, il CESE sottolinea costantemente il ruolo cruciale che le Parti Sociali e le organizzazioni della società civile dei Paesi candidati e degli Stati membri della Ue svolgono nel processo di allargamento dell’Unione Europea. La loro partecipazione attiva, infatti, viene considerata essenziale per sostenere la transizione dei Paesi candidati verso i valori fondamentali dell’Unione Europea: diritti umani, diritti dei lavoratori, Stato di diritto, democrazia. Peccato, però, che proprio tale valore, la democrazia, viene palesemente disatteso, contraddetto e calpestato nelle dinamiche interne di un’Istituzione – il CESE – che, evidentemente, soltanto a parole, si erge a paladino di tutte le Parti Sociali, riconoscendole come attori chiave per promuovere la fiducia dei cittadini, il carattere democratico delle Istituzioni ed un dialogo sociale efficace, ma poi nella realtà nega di fatto tutto questo. Il riferimento è a quanto accaduto, per la seconda volta, al Consigliere Luigi Ulgiati, il quale, pur avendo tutti i requisiti per essere iscritto al “Gruppo II dei Lavoratori”, essendo un sindacalista italiano della Unione Generale del Lavoro (Vice Segretario Generale Vicario UGL), si è visto, invece, escluso, ancora una volta, da tale naturale e doverosa appartenenza, con motivazioni del tutto strumentali, addotte principalmente dai colleghi membri del CESE appartenenti alle Organizzazioni sindacali italiane di CGIL, CISL e UIL. Si avverte, pertanto la “contraddizione in termini” tra il CESE nel suo complesso ed un suo rappresentante, legittimamente designato, ma volutamente escluso e discriminato. L’auspicio è che questa brutta pagina scritta dal Comitato Economico e Sociale Europeo in occasione del suo rinnovo quinquennale venga cancellata da un grande senso di responsabilità da parte di tutti gli appartenenti, affinché i Pareri espressi dal CESE non siano evanescenti dichiarazioni di intenti, valide soltanto per l’esterno, ma trovino invece reale concretezza a cominciare dal proprio interno. Perché si è credibili solo con la coerenza.

DISCORSO CONSIGLIERE ULGIATI ALLA PLENARIA DI RINNOVO MANDATO

«Buongiorno a tutti, grazie Presidente, i miei più sinceri complimenti per la sua elezione. In merito alla mia esclusione dal Gruppo II non auguro a nessuno di voi di    vivere un’esperienza come quella che sto vivendo io, fatta di esclusione e di discriminazione. Appartengo alla UGL, un’Organizzazione sindacale italiana che rappresenta lavoratori e firma Contratti Collettivi Nazionali. Ho la sola colpa che la mia Organizzazione, la UGL, ha firmato cinque anni fa il Contratto Collettivo Nazionale dei Riders che, ancora oggi, è l’unico strumento normativo per la loro tutela, ma non è piaciuto agli altri Sindacati italiani CGIL, CISL, UIL. Di una cosa sono certo, non consentirò a nessuno di discriminarmi e di accampare pretestuose accuse per escludermi. Pretendo di essere considerato alla pari degli altri Membri e per raggiungere questo obiettivo sono disposto a ricorrere a tutti i livelli di giustizia ai quali potrò accedere, sia interni al CESE, sia al Consiglio dell’Unione Europea, sia al Parlamento Europeo e sia al Governo italiano. Non voglio essere compatito e sono stanco di essere considerato diverso dagli altri. Questa è una battaglia per i diritti e per la democrazia che porterò avanti fino in fondo e sulla quale mi auguro di avere il vostro appoggio. Grazie».

EN

EESC: 600th PLENARY SESSION – SÉAMUS BOLAND ELECTED NEW PRESIDENT 

New term of office for Councillor Ulgiati

In the magnificent institutional setting of the European Parliament, the 600th Plenary Session of the European Economic and Social Committee (EESC) was held in Brussels from 21 to 23 October, marking the start of a new five-year term (2025-2030). Séamus Boland was elected as the new President and Luigi Ulgiati was re-elected as Councillor, having been reappointed by the Council of the European Union to the prestigious European advisory body – initially on the proposal of the General Labour Union (UGL) and then by the Italian Government – to defend with passion and strength the rights and interests of workers, young people who are still unemployed and pensioners. On the 22nd of October, the members of the EESC Bureau and the new President, Séamus Boland, were elected with great solemnity, together with the two Vice-Presidents, the six Section Presidents and the President of the Consultative Commission on Industrial Change. Subsequently, the agenda included a meeting of the Assembly, chaired by the newly elected President of the EESC, and the adoption of important Opinions by the Committee, all of which have as their common thread the defence of the most vulnerable, the protection of businesses, citizens and European workers, solidarity with peoples at war, declarations for inclusion against all forms of discrimination. Furthermore, the EESC constantly emphasises the crucial role that the Social Partners and civil society organisations of the candidate Countries and EU Member States play in the process of enlargement of the European Union. Their active participation is considered essential to support the transition of candidate Countries towards the fundamental values of the European Union: human rights, workers’ rights, the rule of law and democracy. It is a pity, however, that this very value, democracy, is blatantly disregarded, contradicted and trampled on in the internal dynamics of an Institution – the EESC – which, evidently only in words, stands as the champion of all the Social Partners, recognising them as key players in promoting citizens’ trust, the democratic nature of the Institutions and effective social dialogue, but then in reality denies all this. The reference is to what happened, for the second time, to Councillor Luigi Ulgiati, who, despite meeting all the requirements for membership of “Group II Workers” as an Italian trade unionist with the General Labour Union (Deputy Secretary General of the UGL), was once again excluded from this natural and rightful membership, on entirely instrumental grounds, mainly put forward by fellow EESC members belonging to the Italian trade unions CGIL, CISL and UIL. There is therefore a clear contradiction between the EESC as a whole and one of its representatives, who was legitimately appointed but deliberately excluded and discriminated against. The hope is that this ugly page written by the European Economic and Social Committee on the occasion of its five-year renewal will be erased by a great sense of responsibility on the part of all its members, so that the Opinions expressed by the EESC are not evanescent declarations of intent, valid only for the outside world, but instead find real substance, starting from within. Because credibility can only be achieved through consistency.

UGL NEWS dall'EUROPA n. 147 del 24 Ottobre 2025
EN - UGL NEWS from EUROPE n. 147 -24th of October 2025 -

 

 

 

 

Seguici e metti un like: