“Con il protocollo di autoregolamentazione sottoscritto con i maggiori committenti del settore dei Call Center, il governo ha decisamente imboccato la strada giusta, un risultato a cui hanno contribuito l’ascolto e il dialogo con le organizzazioni sindacali”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, spiegando che “portare il 60% delle aziende di un settore fino ad oggi senza regole a sottoscrivere un codice comportamentale non va a vantaggio solo dei lavoratori coinvolti ma va anche a beneficio del Paese e di quella ricchezza che il governo, attraverso un lavoro più stabile, ha la necessità di incrementare, senza per questo ledere l’interesse delle aziende ad essere più competitive”.
“Da oggi – conclude Capone – si apre una nuova fase di confronto con il governo e in particolare con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, con cui già in altre circostanze abbiamo proficuamente collaborato, affinché si possa perfezionare un protocollo così importante per un settore altamente competitivo nel quale sono coinvolti decine di migliaia di lavoratori”.
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