Sempre più insostenibili i tagli dello Stato ai trasferimenti dovuti a Regioni e Enti locali

“Anche in questo bilancio di previsione per il triennio 2018–2020 abbiamo un irrigidimento progressivo delle risorse iscritte a bilancio e la riduzione delle risorse correnti disponibili, dovuti al taglio continuo  dei trasferimenti regionali disposto dalle manovre approvate dal Governo nazionale a partire dal 2010”.
Lo ha evidenziato oggi il Segretario della Ugl Campania, Claudio Durigon, in merito all’audizione della Commissione Bilancio della Regione Campania sul disegno di legge finanziaria.
“Come Organizzazione sindacale – ha spiegato – denunciamo da tempo a livello nazionale l’insostenibilità del contributo richiesto alle Regioni ed agli Enti locali  per il risanamento della finanza pubblica rispetto ad altri comparti della Pubblica Amministrazione. Nello stesso tempo dobbiamo riscontrare che il documento di bilancio della regione Campania è più tosto generico, fa solo un elenco dei politiche messe in campo dalla Giunta non specificando azioni e progetti specifici”.
“Abbiamo grandi problemi nel territorio della Campania – ha sottolineato – considerando la sola componente giovanile (fascia di età compresa fra 15 e 24 anni), il tasso di occupazione è all’11,9%, quasi cinque punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale; il dato sulle donne è al di sotto del 10%. Un giovane su due è disoccupato in Campania; poco vale, infatti, il calo di quasi tre punti percentuali fra il 2015 e il 2016 per invertire una tendenza drammatica. Sono oltre dieci i punti percentuali che dividono la Campania dal resto d’Italia, con una forte penalizzazione, ancora una volta, per la componente femminile. Alla vigilia della crisi, il tasso di disoccupazione giovanile era di poco superiore al 30%; ciò significa che vi sono due terzi di disoccupati in più rispetto al 2007”.
“Il fenomeno dei Neet, vale a dire dei giovani che non lavorano e non studiano, investe pesantemente la Campania, la prima regione in Italia per numero di ragazzi e ragazze nella fascia di età compresa fra 15 e 34 anni in tale situazione. Oltre alle problematiche che investono il mondo lavorativo, non ci ritroviamo sulla linea della giunta De Luca in merito all’enfasi posta su alcune politiche adottate. Per quanto riguarda la riduzione degli assegni dei vitalizi che ci sembra non congrua ed estremamente debole. Abbiamo proposto in tal senso un emendamento che prospetta l’ulteriore riduzione dei vitalizi in maniera proporzionale a quanto percepito. Abbiamo vitalizi superiori ai 3500,00 euro al mese per una spesa si aggira a circa 11 milioni di euro per più di 240 vitalizi di cui una sessantina di reversibilità”.
“I risparmi di spesa derivanti dall’attuazione della riduzione dei vitalizi – ha concluso Il segretario confederale Ornella Petillo che ha partecipato all’audizione – potrebbero essere destinati per 1/3 al risparmio della spesa per i restanti 2/3 all’istituzione di un fondo per gli interventi ex art. 7 ‘Contributi alle famiglie con persone affette da disturbi dello spettro autistico’ e art. 8 ‘Misure di sostegno per le donne vittime di violenza di genere’ che comunque sono stati previsti in bilancio ma con una dotazione non soddisfacente al bisogno del territorio”.

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