“È difficile comprendere come mai un’azienda in attivo, che ha chiuso il bilancio 2017 in positivo, annunci per il nuovo piano industriale 2018-2020 la previsione di 400 esuberi. Queste tre settimane di congelamento, per quanto possano indurre l’azienda a una riflessione, sembrano però voler procrastinare i tempi, senza giungere ad un reale accordo, così come auspicato dalla Regione Piemonte, dal Governo e dai lavoratori coinvolti”. Ad affermarlo in una nota è Paolo Capone, il segretario generale dell’Ugl.
“Si tratta – spiega il sindacalista – di licenziamenti ingiustificati, per cui l’azienda deve pensare in primis al futuro occupazionale dei suoi dipendenti, tutelando i loro diritti. Oltretutto, non è coerente annunciare l’intenzione di voler assumere un centinaio di ingegneri, a fronte però di una riduzione dell’organico così evidente. È necessario, quindi, che sia riesaminato il piano industriale, dal punto di vista organizzativo per trovare una soluzione concreta a questa crisi immaginaria, che metterà su strada centinaia di famiglie”, conclude Capone.

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