Luca Malcotti, segretario nazionale UGL Terziario, chiede “chiarezza sull’applicazione del DPCM 11 marzo nella grande distribuzione”. “In queste ore registriamo una grande confusione rispetto all’applicazione delle misure del Governo nel commercio e nella grande distribuzione – spiega – relativamente all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale dei lavoratori. Il DPCM è poco chiaro e consente interpretazioni pericolose. Infatti al ritardo dovuto alla mancanza materiale dei materiali – mascherine, guanti monouso ed igienizzanti – nelle ultime ore in molti punti vendita si sostiene che tali dispostivi sono obbligatori solo per chi ha contatti inferiori ad un metro. In alcuni casi i dispositivi, pur disponibili, non vengono consegnati al personale e talvolta addirittura proibiti”. “E’ tuttavia evidente che chiunque lavori nei reparti e alle casse di un esercizio commerciale è esposto al contatto con il pubblico”. “Il Governo faccia immediatamente chiarezza comunicando che chiunque è a contatto con il pubblico deve essere dotato degli strumenti di protezione individuale”. “Ci appelliamo altresì al senso di responsabilità delle aziende – conclude – affinché diano immediate indicazioni a tutti i punti vendita affinché sia garantita la salute dei lavoratori e della clientela ricordando che il contenimento del virus è possibile solo con uno sforzo di tutti”.
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