“Abbiamo tentato tutto il possibile, con senso di responsabilità ed evitando in tutti i modi che si aprisse il conflitto in questo momento, ma è davvero impossibile far capire ad Amazon cosa voglia dire dignità e partecipazione dei lavoratori. Neanche quando in gioco c’è la salute”.
Così Pino De Rosa, segretario provinciale Ugl Terziario, spiega le ragioni che hanno spinto la sua sigla sindacale, unitariamente alle altre organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, a proclamare lo stato di agitazione nel sito produttivo di Castel San Giovanni. “A meno che – aggiunge ironicamente De Rosa – non volessero, senza dircelo, applicare le teorie del governo britannico, è evidente che per costoro il business viene prima anche della buona salute dei lavoratori. In ogni caso i lavoratori di Castel San Giovanni non si piegano”.