“Il decreto ‘Cura Italia’ varato dal Governo per fronteggiare l’emergenza del Covid-19, e’ tardivo e poco risolutivo. C’e’ tanta confusione e le misure sono insufficienti. A oggi, infatti, sono in molti senza lavoro poiche’ non riusciranno a pagare mutui e finanziamenti. Nel breve periodo occorre agire attraverso sospensioni di pagamenti, ammortizzatori sociali, l’estensione della 104, sgravi fiscali alle imprese e maggiori contributi alle partite Iva, cosi’ come proposto dall’Ugl gia’ a fine febbraio. Come sindacato chiediamo, inoltre, al Governo di definire immediatamente un protocollo d’azione a cui tutte le aziende devono uniformarsi per proteggere la salute dei lavoratori”. Cosi’ Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, intervenuto a La7 in merito alle misure economiche necessarie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. “Mi riferisco all’importanza di dotare tutti i lavoratori dei dispositivi di prevenzione, quali mascherine e guanti, o anche dimezzare i turni per evitare il piu’ possibile il contagio. Se l’Italia vuole davvero vincere questa battaglia, tuttavia, e’ necessario avviare un piano pluriennale di investimenti pubblici”, ha aggiunto.
“Prendiamo atto che oggi molti stanno riprendendo un tema assai caro all’Ugl: ovvero l’urgenza di un vero e proprio ‘piano Marshall’. Un programma di investimenti infrastrutturali per mettere in sicurezza il nostro territorio, per aumentare le risorse alla sanita’ dopo decenni di tagli e rilanciare l’occupazione nel Paese. Il Governo, quindi, si faccia promotore di una riforma dell’attuale assetto europeo, affinche’ tali investimenti vengano scomputati dai vincoli di bilancio. L’Unione Europea deve scegliere se morire di austerita’ o dotarsi di strumenti che le consentano di difendere l’economia degli Stati membri da una minaccia senza precedenti”, ha concluso Capone.