“È sorprendente come dei buoni principi contenuti all’interno di una norma vengano utilizzati come clave nei confronti di qualcuno (Agecontrol) considerato uno scomodo compagno di viaggio”. Così il Segretario Generale dell’Ugl Agroalimentare, Paolo Mattei, ha commentato l’avviso di avvio dell’indagine di mercato pubblicata il 5 luglio scorso, da Agea. Per Mattei: “Tale atto assume i contorni di una vera e propria intimidazione nei confronti del personale di Agecontrol. L’avviso pubblico infatti rivolto a società esterne, con base d’asta di 215.000 euro, iva esclusa, avrebbe senso se il nobile obiettivo di razionalizzazione delle spese, efficientamento dei processi del lavoro e ottenimento di eventuali risparmi sul bilancio di Agea, fosse rivolto a tutto il sistema Agea, come indicato dal legislatore, nell’art. 1 comma 2 del D.lgs. 29 maggio 2018, e non esclusivamente ad Agecontrol”.
“Tale convinzione è avvalorata – prosegue il sindacalista – anche dai rilievi e dalla relativa rettifica del budget destinato all’agricoltura, col conseguente taglio di 550 milioni di euro, dovuto ad una serie di carenze perpetrate negli anni da AGEA nello svolgimento delle sue funzioni. Per tali motivi, noi di Ugl Agroalimentare sosteniamo che invece di porre in essere azioni intimidatorie nei confronti di Agecontrol, Agea dovrebbe con puntualità e competenza rivedere i propri processi lavorativi, che provocano un così grave danno al bilancio del Paese”.
Secondo il Segretario, il Ministro dell’Agricoltura e Agea dovrebbero verificare in primis chi sono i responsabili di tali inefficienze e guardare all’inserimento del personale di Agecontrol all’interno di Agea come una sinergia positiva necessaria per migliorarne l’efficienza. “Infatti – sostiene Mattei – sino ad ora Agecontrol, di proprietà di Agea, è stata sempre utilizzata da quest’ultima, oltre che per i compiti istituzionali dell’ortofrutta, come una sorta di pronto soccorso, ricorrendo al distacco di personale di Agecontrol presso Agea, al fine di evadere pratiche urgenti e complesse, che avrebbero comportato ulteriori e considerevoli correzioni finanziarie da parte dall’UE, confermando così la professionalità e la competenza dei dipendenti di Agecontrol consolidata e riconosciuta nel corso dei trent’anni di attività”.
La Ugl Agroalimentare ha sempre dichiarato che l’ingresso di un personale altamente qualificato, quale il patrimonio umano di Agecontrol, all’interno di Agea sia destinato a fungere da stimolo ad una struttura sempre più statica, autoreferenziale e poco dinamica, come testimoniato dai rilievi comunitari anche nei confronti degli ultimi bilanci.
“Nel corso della discussione che ha condotto all’approvazione del Collegato Agricolo, norma propedeutica al D.lgs. n. 74/2018, abbiamo evidenziato come fosse necessaria la separazione dei due ruoli dell’Agenzia: organismo pagatore e organismo di coordinamento. Funzione quest’ultima che, da sempre siamo convinti, debba ritornare all’interno del Ministero mentre Agea dovrà rimanere esclusivamente un organismo pagatore e di controllo. Queste funzioni – conclude il Segretario Generale dell’UGL Agroalimentare – dovrebbero trovare giusta collocazione all’interno di un nuovo organismo di Agea composto dai rappresentanti delle Regioni, coi compiti di indirizzo e controllo”.

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