Sono stati i lavoratori nelle assemblee, su proposta delle organizzazioni sindacali, tenutesi dalle 07:00 alle 09:00, dalle 15 alle 17:00 di giovedì 20 novembre e dalle 01:00 alle 02:00 del 21 novembre a volere lo sciopero per l’intero turno di lavoro il prossimo 24 novembre 2017. Il giorno del black friday. Lo scioperò comincerà con il turno mattutino del 24 novembre e terminerà all’inizio del turno mattutino del 25 novembre.
Dai cinque turni di lavoro coperti dalle assemblee indette da Filcams CGIL, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ed Ugl teziario si sono “sloggati”, fatto che in linguaggio Amazon vuol dire interrompere il lavoro ma anche in qualche modo recidere temporaneamente il filo dell’autorità aziendale, oltre 500 lavoratori che a larghissima maggioranza hanno deciso d’indire lo sciopero ed anche di astenersi da qualunque forma di orario straordinario fino al 31 dicembre 2017.
D’altro canto non era più francamente sostenibile il comportamento aziendale contraddistintosi fin ad ora con dinieghi accompagnati da rinvii.
Gli RSA aziendali, 12 lavoratori in tutto tra le varie OO.SS., insieme alle Segreterie Provinciali di Piacenza, hanno subito per oltre 1 anno la strategia di Amazon volta all’ascolto formale ed alle buone relazioni ma rigorosamente orientata alla sterilità del confronto. Si parli insomma finché si vuole a patto che non si arrivi a conclusioni veramente condivise.
Sul tema dei riconoscimenti economici per i lavoratori, dopo un lungo confronto che ha ottenuto il giusto riconoscimento contrattuale per quanto concerne il livello retributivo, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale. Si tenga conto che Amazon Italia ha avuto una crescita enorme. I soldi da redistribuire ci sono. Si aggiunga, a supporto delle richieste delle maestranze, che i ritmi lavorativi non conoscono discontinuità, le produttività richieste sono altissime ed il sacrificio ulteriore richiesto (straordinari obbligati, lavoro notturno ormai strutturale su quasi tutto l’anno e nel periodo di picco organizzato su 6 giorni settimanali, lavoro domenicale….) non trova incremento retributivo oltre i minimi del ccnl. Anche un premio una tantum per il picco natalizio ha trovato il NO deciso.
Sulla stessa scia i comportamenti afferenti il principio di equilibrio dei tempi di vita e di lavoro. La “filosofia” Amazon prevede come imperative le ragioni tecnico produttive e solo eccezionali le esigenze delle persone (intese come singoli) che vengono vagliate dal management solo alla luce di comprovate e certificate esigenze finendo per essere talvolta respinte e talaltra paternalisticamente “considerate”.
In risposta a queste ed altre esigenze le OO.SS. avevano presentato, oltre 1 anno fa, una piattaforma, votata dai lavoratori, per un contratto integrativo aziendale che ha trovato il netto rifiuto da parte aziendale.
Non poteva e non può bastare ai lavoratori l’ennesimo invito ad attendere il “maturare” degli eventi.
Di questo e delle tante altre ragioni che spingono alla mobilitazione, i lavoratori ed i Sindacati parleranno con la stampa che vorrà intervenire in occasione del presidio degli scioperanti che si terrà fuori dai tornelli dell’azienda venerdì 24 novembre tra le 10:00 e le 13:00.

 

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