Ci sarà un anno a partire dal 17 giugno prossimo per verificare la tenuta di un accordo che ha finalmente riconosciuto un ruolo minimamente partecipativo dei lavoratori di Amazon dello stabilimento di Castelsangiovanni (PC). Dopo i primi 4 mesi ci sarà subito un primo incontro di verifica. Questa volta però il via libera ad una modifica delle turnazioni è passato da un referendum che ha visto un’adesione al progetto condiviso con i sindacati pari al 67% dei lavoratori che hanno votato in assemblea.
Ad esprimere grande soddisfazione è anche il Vicesegretario Generale dell’Ugl e Segretario Nazionale di Ugl Terziario, Luca Malcotti, che ha sostenuto con vigore sin dall’inizio la vertenza dei lavoratori Amazon.
“La capacità di negoziazione, successivamente alla dimostrata caparbietà nel pretendere il riconoscimento del ruolo dei lavoratori nell’impresa, credo siano gli aspetti più significativi che la vertenza Amazon dimostri  – dichiara Malcotti – Ritengo che la firma dell’accordo da parte degli RSA di Ugl Terziario rappresenti solo una tappa, certamente importante, di un percorso che dovrà reinterpretare le dinamiche nel rapporto tra il mondo del lavoro e le multinazionali. Oggi le parti sociali dimostrano di saper rappresentare, comprendere e guidare questi processi”.
La vertenza aveva vissuto momenti difficili in cui pareva non si riuscisse a passare dal conflitto al confronto ed aveva visto la pregevole mediazione del Prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, oltre che l’interessamento del governo e delle forze politiche. La firma dell’accordo si è avuta alle 14 circa di oggi ma l’ultima assemblea e lo spoglio del referendum hanno decretato l’esito della trattativa alle 01:30.
“E’ la cifra del valore attribuito agli RSA e la significativa validazione referendaria di tutti i lavoratori il risultato che ci fa essere maggiormente soddisfatti –commenta Pino De Rosa Segretario Ugl Terziario Emilia Romagna – oltre ai passi avanti sostanziali che l’accordo rappresenta”
L’accordo ha sottratto dal giogo dell’obbligatorietà del turno notturno o pomeridiano decine di lavoratori; ha prodotto un meccanismo incentivante (25% di maggiorazione contro il 15%) per la volontarietà al turno che si snoda in larga parte nelle ore notturne con l’obbiettivo d’impiegare di notte solo i volontari; ha fatto sì che la turnazione tra mattino e pomeriggio diventi alternante per tutti; che il lavoro nel fine settimana abbia una previsione chiara e definita per tutti.
“Rimangono aspetti migliorabili – aggiunge De Rosa – sempre in relazione ad un più felice equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro. Comprendiamo pertanto le riserve di quel 33% di lavoratori che hanno manifestato la loro insoddisfazione all’accordo. Era necessario però in questa fase scegliere tra il riaccendersi del conflitto con Amazon oppure la posa della prima pietra per edificare quella stagione di confronto volta a contemperare le esigenze dell’azienda con quelle delle persone. I lavoratori di Castelsangiovanni hanno scelto in maniera responsabile e questa scelta diventa anche una sfida, sul piano della responsabilità appunto, nei confronti di Amazon per le tematiche future che dovranno essere trattate sul piano di una sempre maggiore partecipazione. Gli RSA di Ugl Terziario, punto di riferimento quotidiano per i colleghi, hanno vissuto con abnegazione e concentrazione questo momento traendo plauso dal lavoro svolto con equilibrio e dimostrando pieno rispetto, fino all’ultima scheda referendaria scrutinata, di quello che sarebbe stata la volontà dei colleghi.”
“A Castelsangiovanni, in Amazon – conclude Malcotti – al di là dei contenuti dell’accordo, certamente importanti, abbiamo sostenuto la partecipazione dei lavoratori e preteso il confronto senza pregiudiziali di sorta. Sono due aspetti fondamentali di Ugl, sono la ragione della nostra sempre crescente credibilità tra i lavoratori e sono il miglior contributo che siamo in grado di garantire a livello sociale”.

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