“La Federazione UGL Authority ANAC, con oltre 80 adesioni, appartenenti a tutte le categorie di personale, ha presentato un ricorso al Giudice Amministrativo a tutela di diritti e interessi legittimi dei propri iscritti relativamente alle iniziative poste in essere dall’amministrazione, di intesa con altre OO.SS., finalizzate al primo inquadramento di tutto il personale nel nuovo ordinamento riferito dall’art. 52-quater D.L. n. 50/2017 . A darne notizia il responsabile delle Relazioni sindacali in Anac per UGL Authority, Cristiano Bonelli. “Nel ricorso – spiega Bonelli – si invoca il riconoscimento del grado di professionalità acquisito attraverso anni di esperienza professionale qualificata dei dipendenti, che il Segretario Generale ed i vertici dell’ANAC, in accordo con altre OO.SS., nella fase di transizione al regime delle autorità amministrative indipendenti voluta dall’art. 52- quater del D.L. n. 50/2017, hanno inteso pregiudicare con l’“appiattimento” verso il basso di tutto il personale ed il “contenimento” di ciascuna categoria in una ristretta forbice di livelli”. “La tutela giurisdizionale – conclude lo stesso Segretario- si è resa necessaria per vedere affermati non solo i principi di valorizzazione del merito per tutti i lavoratori ANAC, ma soprattutto i principi della parità di trattamento, imparzialità e buon andamento, proporzionalità e adeguatezza degli adottandi inquadramenti, stante la chiusura netta degli Organi di indirizzo politico e del vertice amministrativo manifestata verso ogni proposta sindacale e tecnica formulata ai tavoli di contrattazione da UGL Authority ANAC, in ciò approdando ad un ordinamento ibrido, estraneo a quello dei lavoratori delle altre Autorità. Peraltro, UGL Authority ANAC, organizzazione sindacale più rappresentativa in ANAC, nel difendere la posizione dei propri iscritti e del personale tutto, che vanta numerosi anni di servizio altamente professionale, si è vista estromettere dalle trattative subito dopo l’intervenuta stipula delle intese, con altre OO.SS., sottostanti alla nuova disciplina giuridica ed economica. Per tale ragione, ad ulteriore tutela delle proprie prerogative sindacali, sta valutando altre iniziative nelle competenti sedi istituzionali”.

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