“Un’autonomia differenziata basata sul criterio di responsabilizzazione dei singoli territori, in grado di dare vita a meccanismi virtuosi basati sulla leale cooperazione, per noi risulta auspicabile. Non è una strada semplice, ci sono molti motivi di preoccupazione e l’errore applicativo è dietro l’angolo, per questo l’attuazione andrà compiuta nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione e solidarietà”.
Lo hanno detto i rappresentanti della Ugl, in audizione in commissione Affari costituzionali al Senato sul ddl Autonomia differenziata. “Sarebbe corretto l’inserimento delle parti sociali come soggetti utili presenti nello svolgimento dei processi sia di trasferimento delle funzioni e delle risorse in fase di definizione degli accordi e dei Lep – hanno aggiunto – che nella fase di monitoraggio e controllo. Chiediamo anche la valorizzazione degli enti locali territoriali subalterni rispetto alla regione nella trattativa con le Regioni stesse”.

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