«L’Europa è oggi isolata negli scenari internazionali, cosa che mette a rischio la tenuta economica e sociale di mezzo miliardo di persone, mentre Stati Uniti e i Paesi dell’Estremo oriente proteggono le loro produzioni e il loro lavoro». La dichiarazione è del segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, nel corso dell’audizione di oggi presso la X Commissione della Camera dei deputati sulle comunicazioni della Commissione europea. «L’Unione europea – prosegue il sindacalista – è anche poco solidale al suo interno, con diversi Paesi che utilizzano la leva fiscale per fare concorrenza sleale, come l’Olanda, o che non rispettano i vincoli sul surplus della bilancia commerciale, come la Germania che, annualmente, non rimette in circolo fra i vari partner almeno 50 miliardi di euro». «Le comunicazioni della Commissione europea, oltre a non considerare quasi per nulla l’emergenza epidemiologica, non convincono, essendo vaghe sulle risorse e sulle strategie, comprese quelle che dovrebbero portare alla rivoluzione verde e digitale. Peraltro, senza la riqualificazione dei lavoratori dipendenti e autonomi, la transizione digitale e ambientale finirà per marginalizzare milioni di persone, prive delle necessarie competenze professionali. Completamente assente – conclude Bitti – il tema della partecipazione e della cogestione dei lavoratori, mentre è vago il riferimento al ruolo del partenariato economico e sociale».

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