“Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri a sostegno delle attività in crisi, va nella direzione auspicata dall’Ugl. Fra le misure contro il caro bollette, rileva la cancellazione degli oneri di sistema nel primo trimestre dell’anno e il taglio del 20% delle bollette delle imprese energivore sotto forma di credito di imposta. È paradossale, infatti, che mentre il Paese sta prendendo la strada della ripresa economica grazie alla sua capacità produttiva, allo stesso tempo le imprese non siano in grado di far fronte agli ordinativi poiché il costo dell’energia è aumentato in maniera sconsiderata”.
Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone.
“Ribadiamo, in tal senso, l’importanza di un piano energetico a medio e lungo termine che prenda in considerazione fonti alternative come il gas naturale e il nucleare di nuova generazione per garantire l’indipendenza energetica del Paese. In tal senso, il ruolo degli investimenti in ricerca e sviluppo è cruciale per supportare il sistema industriale nazionale, prevenire possibili stop produttivi e scongiurare drammatiche ricadute sotto il profilo occupazionale”, conclude Capone.
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