“È inaccettabile mandare a casa 318 persone senza un congruo preavviso. La decisione presa dall’azienda belga non ha rispettato gli impegni accordati lo scorso anno con i lavoratori, i sindacati e le istituzioni. Da stabilire, quindi, il reale calo delle commesse e della produttività dello stabilimento,   tale da far perdere il posto a centinaia di lavoratori, arrecando così  un grave danno al territorio e a decine di famiglie”. Lo dichiara Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito all’annuncio di chiusura dello stabilimento Bekeart di Figline Valdarno (Firenze), in cui si producono rinforzi in acciaio per pneumatici. “Il Governo deve agire per limitare questo atteggiamento predatorio da parte delle multinazionali estere, al fine di tutelare i diritti dei  lavoratori”, conclude Capone.

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