In Italia negli ultimi trent’anni, «paghiamo lo scotto di un costo del lavoro troppo alto. Bene ha fatto il governo a tagliare il cuneo fiscale, come era una nostra richiesta già presentata ai governi precedenti, anche al governo Draghi». Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale Ugl, a margine della presentazione della quarta edizione di “Pagine Libere” sulla partecipazione dei laboratori nel mondo delle imprese, in occasione del 74esimo anniversario della sigla sindacale in corso a Milano. In Italia «negli ultimi trent’anni, l’hanno verificato tutte quante le statistiche, le abbiamo fatte noi col Censis, le ha rese note anche l’Istat, c’è stato negli ultimi trent’anni una perdita di potere d’acquisto del cinque per cento sul montante stipendio dei lavoratori», ha continuato. I «nostri colleghi francesi e tedeschi, tanto per avere due esempi omogeni, hanno avuto nello stesso periodo più del 35 per cento di maggiorazione del potere d’acquisto. Devo dire che il governo Meloni è intervenuto comunque con un taglio sostanziale che ha restituito almeno ai redditi fino a 35mila euro importi fino a 100 euro mensili. Questa deve diventare, secondo noi, un provvedimento strutturale, ma deve far riflettere sul costo del lavoro, è troppo alto nel nostro paese e lo paghiamo soprattutto noi lavoratori», ha concluso il segretario generale Ugl.

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