“Il calo dei prezzi registrato a settembre racconta una realtà diversa rispetto a quella propagandata dal Governo”.
È quanto dichiara il Segretario Generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito ai dati Istat sull’inflazione a settembre.
“E’ quello che denunciamo da tempo: la domanda interna, soprattutto per quanto riguarda i consumi delle famiglie, continua a essere troppo debole. E ciò dipende, fondamentalmente, da un tasso di disoccupazione troppo alto e da redditi da lavoro troppo bassi, tanto che persino Draghi se ne è finalmente accorto.“
“In questo momento – spiega Capone – la nostra economia cresce grazie al traino dei mercati esteri. La condizione di milioni di lavoratori e delle loro famiglie continua a essere drammatica, come testimoniano i dati sulla povertà e la crescita delle disuguaglianze”. “D’altronde aumenta il numero di occupati ma non il monte ore lavorate e lo stock dei redditi rimane drammaticamente sotto i livelli pre-crisi”.
“Per uscire veramente dalla crisi e allinearci alle altre economie avanzate – conclude Capone – occorrono politiche fondate sulla crescita dei salari reali e sugli investimenti pubblici, ma sotto questo punto di vista la manovra del Governo non sembra dire nulla di positivo”.
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