«I dati diffusi dall’Inail, che registrano 1.189 infortuni mortali sul lavoro nel 2024, sono allarmanti e intollerabili per una Repubblica fondata sul diritto al lavoro, come sancito dalla nostra Costituzione. Di fronte a quella che si configura come una vera e propria strage, non è ammissibile parlare di fatalità. Come rilevato dallo stesso Inail, è indispensabile promuovere un approccio sistemico e condiviso, che coinvolga tutti gli attori sociali nella diffusione capillare e trasversale di una vera cultura della prevenzione. In tal senso, è prioritario rafforzare il coordinamento tra le banche dati per un monitoraggio più efficace, investire in controlli più stringenti e potenziare la formazione, a partire dalle scuole». Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.
«Accogliamo con favore il Piano straordinario per la salute e la sicurezza sul lavoro annunciato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, così come le misure già adottate dal Governo: dalla patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi attivi nei cantieri edili, all’assunzione di nuovi ispettori, fino allo stanziamento di 1,2 miliardi per il potenziamento della sicurezza. L’Ugl auspica la prosecuzione del tavolo di confronto avviato con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, e ribadisce la necessità di rafforzare la sinergia tra istituzioni e parti sociali. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile arrestare il dramma delle cosiddette morti bianche, che rappresentano una ferita profonda per il nostro Paese», conclude Capone.

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