«Le parole di Maurizio Landini sono vergognose e rivelano quanto certa sinistra sia ormai prigioniera del rancore. Parlano di rispetto, di parità e di dignità delle donne, ma quando si tratta di una donna di destra, non hanno scrupoli a insultarla nel modo più volgare possibile. Definire “cortigiana” un presidente del Consiglio è indegno. Pur nel rispetto dell’aspra dialettica, chi guida un grande sindacato non deve mai far venir meno equilibrio e misura, né deve usare un linguaggio di disprezzo. A Giorgia Meloni va tutta la mia solidarietà personale e istituzionale». Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.

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