La scelta di rinviare di due anni, al 2024, l’applicazione dell’Iva per il Terzo Settore “non è una soluzione, in quanto si tratta di ricavi irrisori per le casse dello Stato, ma soprattutto appare come un ulteriore intervento punitivo per le piccole associazioni”.

Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito alla decisione della commissione Bilancio del Senato di rinviare di due anni l’entrata in vigore del regime Iva per il Terzo Settore. “Il Terzo Settore – ha spiegato – è un comparto fondamentale per il Paese, basti pensare al ruolo centrale del volontariato che in questi anni ha sopperito ai tagli che sono stati inferti al welfare pubblico. Auspichiamo, pertanto, un netto ripensamento da parte del governo e ribadiamo la nostra disponibilità a discutere di interventi per il rilancio e la tutela delle realtà del Terzo Settore”.

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