«Allarmano i dati emersi a seguito del servizio congiunto svolto dall’Inps e Carabinieri nell’ambito della vigilanza straordinaria nel settore agricolo nelle province di Mantova, Modena, Latina, Caserta e Foggia. Nel complesso, su 109 aziende agricole ispezionate, 62 presentavano irregolarità (56,9%), mentre su 505 lavoratori controllati, 236 sono risultati irregolari (46,7%), di cui 3 minorenni e 136 cittadini extracomunitari. Tali interventi, realizzati nel quadro delle azioni adottate dal ministero del Lavoro per il contrasto delle forme di caporalato, vanno nella direzione auspicata dall’Ugl. Il caporalato rappresenta una delle forme più spregevoli di sfruttamento dei lavoratori, soprattutto dei più vulnerabili. Ogni giorno vediamo persone costrette a lavorare in condizioni disumane, senza alcun rispetto per i loro diritti fondamentali, per salari da fame e sotto la costante minaccia di violenze e ritorsioni». Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.
«Una situazione gravissima che oltre a penalizzare i lavoratori, danneggia fortemente le aziende che rispettano le regole. L’Ugl ritiene essenziale intensificare controlli e sanzioni. Al contempo, guardiamo con favore all’introduzione di incentivi come la patente a crediti per le imprese e auspichiamo la prosecuzione del tavolo di confronto sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro avviato presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali», conclude il leader dell’Ugl.

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