“Se non si interviene subito sono a rischio più di un milione di posti di lavoro e l’11% della nostra capacità produttiva potrebbe essere compromessa per sempre, rendendo assai più difficile una ripresa. Secondo il centro studi UGL, infatti, sarebbe necessario un intervento immediato in grado di circoscrivere questa situazione permettendo il ritorno del Pil ai valori attuali in poco più di un anno. In caso contrario, la crisi potrebbe protrarsi anche per tre o quattro anni”. Così Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, che lancia tre proposte concrete: “Moratoria per un anno del patto di stabilità degli enti locali che hanno disponibilità di bilancio e sblocco delle assunzioni per la Pubblica amministrazione; superamento del codice appalti e avvio delle procedure di emergenza per l’assegnazione di incarichi pubblici; moratoria di un anno delle direttive europee che impediscono gli aiuti di Stato. Ritengo, inoltre, che la proposta del Governo di stanziare oltre 700 milioni di euro a sostegno del ‘made in Italy’ sia insufficiente a garantire il rilancio dell’export. Le nostre imprese non hanno bisogno di mance, ma di investimenti capaci di incidere, in modo efficace, sull’economia reale”, conclude il sindacalista.

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