«Il Governo deve osare molto di più e lo deve  fare in breve tempo, servono maggiori garanzie ai cittadini che  stanno compiendo sacrifici enormi sotto tutti i punti di vista. In  tal senso, dobbiamo pretendere dall’Unione Europea almeno 100  miliardi per tutelare l’occupazione e la forza lavoro. Non è il  momento di pensare al rigore e all’aumento del debito pubblico».  Lo afferma Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito  all’ultimo decreto del Governo per far fronte all’emergenza  Coronavirus. «Purtroppo, l’emergenza ci deve fare uscire dai  soliti schemi che, in questi anni, hanno fatto dell’Italia il  Paese con la crescita più bassa d’Europa. Difendiamo la nostra  economia e il tessuto imprenditoriale che è nella morsa  incombente della crisi. Lo Stato ci deve essere, e lo deve fare  adesso non ad aprile o maggio. I lavoratori non possono aspettare  ulteriormente i tempi infiniti della burocrazia per beneficiare  della cassa integrazione», aggiunge.

«Per questo, i fondi devono essere erogati direttamente alle  imprese, superando le lunghe verifiche dell’Inps. In tal senso,  anche i sindacati devono fare la loro parte, contribuendo alla  velocizzazione dei processi. Chiediamo all’Esecutivo di mettere in  gioco più risorse e investimenti senza precedenti, per prevenire  l’esplosione di possibili rivolte», conclude Capone.

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