«Le parole dell’ex presidente della Bce Mario Draghi certificano, se ce n’era ancora bisogno, il fallimento delle politiche fondate sull’austerity che, di fatto, erano tese a proteggere i bilanci piuttosto che i cittadini». Così il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. «L’epidemia sta mettendo in gravi difficoltà molte imprese che hanno visto azzerare i propri ricavi e ora – rileva Capone – non c’è più tempo per esitare nelle scelte. Occorre agire senza pensare che il debito sia un ostacolo al finanziamento di famiglie e imprese e scongiurare così il concreto rischio povertà. Per tale ragione, l’Esecutivo predisponga immediatamente un piano che abbatta la pressione fiscale per tutti i cittadini e i settori produttivi. E’ questo il grido d’allarme che arriva dal Paese. Il Governo lo ascolti», conclude.
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